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Oltre 1.500 persone per dire "Arrivederci Giulio"


"Arrivederci Giulio". Due semplici parole dettate dal cuore e tracciate su uno striscione insieme a un lancio di palloncini bianchi hanno accolto il feretro di Giulio Zangoni all'uscita della chiesa dove si è celebrato il suo funerale. 

E' stato l'omaggio che gli amici di catechismo e i compagni di scuola del Maffioli di Castelfranco Veneto e dei Rogazionisti di Padova hanno tributato al ragazzo di 15 anni morto venerdì notte a causa di un violento attacco d'asma.

Giulio Zangoni era malato da un anno. La mamma: «Era seguito e curato». Il dramma nella notte, disperato tentativo della sorella di salvarlo

Anche il "Checco Rugby" di Camposampiero ha voluto salutare il loro ex giocatore posando sulla bara bianca la maglia della squadra e una palla ovale. Piccoli pensieri per esprimere a Mario e Sandra Zangoni, alle sorelle Ester ed Emma, come Giulio fosse davvero amato da tanti e quanto la comunità stia vivendo come proprio il dramma che li colpisce. Chiesa gremita già un'ora prima delle esequie. Oltre 1.500 le persone arrivate anche da Castelfranco Veneto, da Padova, da Marsango e da Piazzola sul Brenta - paesi a vario titolo legati alla famiglia Zangoni - tanto che un centinaio è rimasto sul sagrato e per ripararle dalla temperatura torrida la Protezione Civile aveva approntato un gazebo e distribuito bottigliette di minerale.

Nonostante queste cautele tre fedeli, una donna in chiesa durante l'omelia e due giovani sul sagrato, hanno accusato un malore e sono state soccorse portandoli in sagrestia o, accompagnati dal sindaco Piergiorgio Prevedello, in municipio.

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