Martedì 5 aprile Sabatina Napolitano (scrittrice, critica e poeta) dialogherà con Fabrizio Bajec (poeta, traduttore, drammaturgo) sulla sua produzione poetica in particolare su un libro "Sogni e risvegli" edito per Amos, una casa editrice di Mestre fondata da Michele Toniolo.
L’incontro sembra avere interessanti spunti di dialogo, l’appuntamento è alle 10.00 sui social degli autori.
Con Fabrizio Bajec possiamo pensare all’importanza della parola poetica, della traduzione poetica e dell’uso della lingua. Leggiamo dall’ultima intervista dell’autore: “ Il mio rapporto con le lingue è istintivo. Leggo in inglese (imparato da piccolo) e ora anche in spagnolo. Insegnando il francese agli stranieri, ho sviluppato un ascolto degli accenti e delle difficoltà linguistiche altrui. Credo che tutto questo finisca in un modo o nell’altro in poesia, per osmosi. Mi è stato detto che la mia non somiglia alla lirica francese; altri hanno detto che non somiglia neanche tanto alla tradizione della poesia italiana.”
Come scoprire se ciò che ci dice l’autore ci tocca? Come capire se il ruolo dei poeti è ancora incisivo nella società attuale? A che pro i poeti quindi, in tempi di guerra? Ancora aggiunge Bajec: “ Bisognerebbe solo fare qualcosa, alla portata del singolo, con l’occasione giusta.”
Non basta che seguire l’evento quindi e aggiornarci su ciò che i poeti hanno ancora da dire, nonostante tutto.
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